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La disciplina del “whistleblowing” adottata dalla Comunità della Val di Non con atto del Presidente n. 73 di data 10.10.2023 risponde all’esigenza di fornire particolare tutela a coloro che, nell’ambito del contesto lavorativo dell’ente, vengano a conoscenza di comportamenti, atti od omissioni che ledano l’interesse pubblico o l’integrità della pubblica amministrazione e decidano di segnalarli.
L’istituto è stato previsto nel nostro ordinamento giuridico dall’art. 54-bis (“Tutela del dipendente che segnala illeciti”) del D.Lgs. 30.03.2001 n. 165, come introdotto dall’art. 1, comma 51, della L. 06.11.2012 n. 190 (“Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione”), e successivamente sostituito dall’art. 1, comma 1, della L. 30.11.2017 n. 179.
Lo stesso istituto è stato da ultimo riformato ad opera del D.Lgs. 10.03.2023 n. 24 che, recependo la Direttiva (UE) 2019/1937 del Parlamento europeo e del Consiglio del 23.10.2019, ha abrogato l’art. 54-bis del D.Lgs. 30.03.2001 n. 165 e raccolto in un unico testo normativo l’intera disciplina dei canali di segnalazione e delle tutele riconosciute ai segnalanti sia del settore pubblico che di quello privato. Le disposizioni in esso contenute hanno effetto, per i soggetti pubblici, a partire dal 15.07.2023.
In forza di quanto previsto dall’art. 10 del D.Lgs. 10.03.2023 n. 24, l’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) ha poi provveduto ad adottare, con delibera del Consiglio n. 311 di data 12.07.2023, le “Linee Guida in materia di in materia di protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell’Unione e protezione delle persone che segnalano violazioni delle disposizioni normative nazionali. Procedure per la presentazione e gestione delle segnalazioni esterne”.
Possono essere oggetto di segnalazione violazioni (comportamenti, atti od omissioni) o informazioni sulle violazioni (commesse o che potrebbero essere commesse) di disposizioni normative nazionali o dell’Unione europea che ledono l’interesse pubblico o l’integrità dell’amministrazione pubblica e di cui i soggetti segnalanti siano venuti a conoscenza nell’ambito del proprio contesto lavorativo.
I soggetti che vengano a conoscenza, nell’ambito del proprio contesto lavorativo all’interno della Comunità della Val di Non, di violazioni o di informazioni sulle violazioni hanno a disposizione diversi canali interni al fine di segnalarle al Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT) della medesima Comunità:
- piattaforma informatica disponibile al link: https://comunitavaldinon.cctwhistleblowing.it/
- linea telefonica dedicata disponibile al numero 0463601617
- incontro diretto
La scelta circa il canale da utilizzare è rimessa al soggetto segnalante. Conformemente alla previsione normativa, per ogni canale interno di segnalazione sono state predisposte le opportune misure volte a garantire la riservatezza del segnalante.
Per il corretto utilizzo dei canali sopra elencati, si consiglia di consultare preventivamente la disciplina organizzativa e procedurale della Comunità della Val di Non approvata con atto del Presidente n. 73 di data 10.10.2023 e di seguito riportata.
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